lunedì 29 agosto 2011

Le creature di Henri

Alla scoperta delle soffitte. Ah, quanto amo le soffitte impolverate piene di libri.
In particolare, in una mia visita alla prozia, ho trovato altro materiale per la mia collezione di libri fotografici: Corot, Bonmard e Toulous-Lautrec.

Sfogliando quello dedicato a Toulouse-Lautrec, rigorosamente un'edizione degli anni 70, mi sono imbattuta in alcune creature che avevo già visto. In Italia questa moda tentenna e fatica ad imporsi, almeno nelle piccole città. Ma in Francia e in Germania, ho spesso incontrato per strada ragazze che sembravano direttamente uscite dall'800.
Ogni volta le guardavo affascinata: non erano quel genere di persone che si vestono pari pari alla moda dell'Ottocento, tipo le giapponesi che fingono di vivere nei manga, ma riprendono alcuni elementi tipici delle ragazze popolari del tempo.
I capelli tirati sulla testa, non con uno chignon da ballerine, ma gonfi ai lati e fermati al di sopra della nuca, dandogli un'aria fine e allo stesso tempo libera. Gli stivaletti, che non sono anfibi alla Doc. Martins, sottili, col tacchetto di due-tre centimetri, di pelle marrone o nera, che si chiudono poco sopra la caviglia con lacci e bottoni.
Le camicie, scollate a V e morbide, che sembrano quasi nuvole, abbinate a un bel paio di pantaloni alla moda(di questi inverno non dell'800). Osservandole, io amante dei capelli corti, le ho invidiate e ho desiderato i capelli lunghi per raccoglierli allo stesso modo fluente e composto.
La totale assenza di fantasie, la presenza rara di colori che non siano il bianco, il nero e il marrone, e solo in occasione particolari con un capo importante.

Devo dire, che è uno stile(se si può definire) che mi piace osservare, uno stile che probabilmente nella nostra epoca è arrivato alla sua massima espressione, grazie a cappotti, tessuti particolari e nuove tecnologie.
Aprendo questo libro ho proprio ritrovato queste creature nordiche, un po' eteree, perse nel loro mondo che mi affascinano sempre di più come devono aver affascinato Toulouse-Lautrec. Provare per credere, osservate i quadri qui sotto.
Modella nello studio: Helène Vary, 1888, Brema Kunsthalle

Jane Avril Danzante, 1893, Parigi, Musèe du Lovure, Jeu de Paume

Nella sala di Rue des Moulins, 1894, Albi, Musèe Toulouse-lautrec

Il Clown Cha-u-Kao, 1895, Parigi, Musèe d'Orsay

La Modista, 1900, Albi, Musèe Toulouse-Lautrec

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