venerdì 26 agosto 2011

Non ci sono più le mezze stagioni

La grande frase che identifica le nonne è proprio questa. Ma le nonne, si sa insegnano, e molto.
Leggendo il nuovo libro di Mario Calabresi, Cosa tiene accese le stelle, mi sono imbattuta su una sua chiaccherata con Franca Valeri.
Le mezze stagioni non ci sono più, e ciò si vede soprattutto dai vestiti. Non ci sono più vestiti autunnali, ma solo o maglioni troppo pesanti o canotte estive. Mario Calabresi riporta l'esempio di due ragazze che camminano assieme: una con le ballerine senza calze, l'altra con il cappotto.
In effetti, non hanno tutti i torti.
Ma ciò che mi ha colpito di più è quando Franca Valeri afferma che un tempo si facevano acquisti selezionati, dettagliati sapendo di avere un prodotto che sarebe durato dieci anni. Oggi invece si acquista sapendo che nel giro di pochi mesi l'armadio si può cambiare.

E riflettendoci, è proprio così che faccio io. Compro un tot di cose a basso prezzo, le uso tre mesi e poi basta, tanto non ci ho speso molto e nemmeno hanno la qualità per durare. L'avvento di questi grandi marchi low cost, da H&M a Zara, da Promod a New yorker, ha ampliato a tutti la possibilità di vestirsi alla moda senza spendere troppo. Ma a che prezzo?
Stando a casa delle nonne, ci si imbatte in giacche e cappotti perfetti dopo almeno venti anni di vita. Nel mio armadio mi imbatto in cappotti con due anni di vita e da buttare. E' vero però, che alla mia età non ho bisogno di grandi cose che durino: potendo comprare frequentemente, posso cambiare molto spesso il mio armadio. E finchè dura va bene. Anche visto il momento di crisi globale, non so quante persone della mia età si possano permettere un armadio di tutto rispetto spendendo molti soldi.

Fatto sta che dalla nonna, sfogliando i giornali di moda mi sono imbattuta proprio con lei su questo argomento: alla mia età aveva il vestito da festa, quello da giorno e poco altro. Ma se li avesse ancora, probabilmente perfetti non sarebbero, ma ci mancherebbe poco. Mi ha giustificato, nonostante sia una sarta, dicendo che alla mia età meglio avere un armadio che cambia muta ogni tre mesi che uno fisso. Anche se le ho ripromesso, che quando sarò grande, spenderò i soldi in maniera migliore, mi comprerò un bel paltò, un bel paio di scarpe e un vestito importante.

Il mio problema poi, sarà fermarmi alla spese necessarie senza spendere tutto lo stipendio per qualsiasi accessorio o vestito di qualità(leggasi: dalle scarpe di Laboutin alle borse Hermes, dal Trench Burberry ai tailler Armani). Per questo però esiste la carta di credito, Platinum magari.




Vi consiglio davvero il nuovo libro di Calabresi, Cosa tiene accese le stelle ed. Mondadori



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