mercoledì 22 febbraio 2012

Il lato tragicomico della vita

Certe volte, succedono cose che davvero, nemmeno nei film potrebbero essere così disastrose. E allora che si può fare? Buttarla sul ridere.
Succede infatti che un bel sabato mattino la nostra amata vicina, si sveglia presto e inizia a fare lavori nella nostra ex casa. Trapano, martello, un rumore bestiale. Certe volte, la disperazione porta a reagire in maniere veramente strane. Voi che avreste fatto? Io personalmente sarei andata di là ad ucciderla. Non solo per avermi svegliato, ma anche perchè stava distruggendo la mia vecchia casa.



Ma invece, stranamente, mi sono svegliata col piede giusto. Perfino il valoroso uomo ha tirato un sospiro di sollievo: lui sa, infatti, cosa vuol dire quando mi alzo col piede sbagliato (Leggasi: broncio e sguardo assassino).
Dopo lo sventato attentato terroristico, ci siamo messi a fare i pancake per colazione, ballando al ritmo del trapano. Che si può fare? La disperazione aiuta a delirare. Lo ripeto per la centesima volta, dovrebbero davvero venire a studiarci gli psicologi comportamentali.

La cosa inquietante era che sentivamo un rumore assordante, provenire dal muro che divide i due appartamenti. Avete presente quando avete un brutto presentimento e fate finta di niente?
Ecco noi abbiamo fatto così. Abbiamo alzato il volume della radio e ci siamo ingozzati di pancake (un piccolo attacco preventivo di fame nervosa). E ad un certo punto ecco che giunge un suono sordo.
Stock!
E poi la voce della vicina sembra molto nitida. "Ehilà!Ci siete?"
Una voce fin troppo vicina. Vado in camera e mi trovo un foro nel muro, da dove si vede la bocca della vicina che parla.
Ma dove diavolo siamo finiti? Il muro aveva un buco, e quella di là era tutta felice. Forse pensava di vivere in un bunker, dove per sopravvivere doveva aprire buchi a caso nei muri dei vicini.

"Scusate, volevo fare un foro per attaccare una mensola."
E che foro. In pratica abbiamo guadagnato un posto in prima fila per vedere la sua vita privata. Anzi, mi sa che siamo stati catapultati direttamente sul palco con lei.
Sgomenta, ho guardato il valoroso uomo che non si è perso d'animo, ha salutato la vicina, ha preso il silicone e ha tappato il buco. Poi mi ha guardato:
"Direi che ci serve un qualcosa per coprire quella schifezza."
Tenero lui, allora i miei insegnamenti sull'arredamento servono a qualcosa!

E allora eccomi qui a scegliere tra i poster di Rune Guneriussen, norvegese, che sviluppa il suo lavoro tra fotografia e arte. Io sono indecisa tra questi qui sotto. Voi che ne pensate?
Di sicuro copriremo per dimenticare l'accaduto. Ma non posso fare a meno di ringraziare mentalmente la vicina esploratrice, almeno posso cambiare un po' la casa. Basta che non capiti troppo spesso.






www.runeguneriussen.no

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