lunedì 19 marzo 2012

Giusto in tempo per non perdersi l'inizio.


Se esistesse una carta fedelta' per chi viaggia in aereo, molto probabilmente il valoroso uomo ed io ne saremmo proprietari. Negli ultimi tempi le ore che abbiamo passato in volo sono aumentate esponenzialmente, con tutto cio' che ne consegue.
Nell'ultimo viaggio che ho compiuto in solitaria, sono partita verso sera. Dovevo prepararmi a un viaggio immane tipo esodo. Infatti, non esiste collegamento aereo per il Paese dei Maglioni. Almeno per noi comuni mortali. Se puoi sborsare mille euro per l'andata e mille per il ritorno allora e' tutto un altro discorso.
Per noi poveri mortali invece, esiste un volo che atterra nelle lande desolate del Signore degli Anelli e poi un bus che fa le strade di paese. Non vi dico altro.

Fatto sta che mi appropinquiavo al relax della partenza (leggasi: tentativo di autocalmarsi visto il mio terrore di volare) quando sento un risolino vanitoso alla mia destra. Ed eccolo li' il mio spettacolo serale. Un documentario telenovela, la cosi' chiamata docusoap, tra lo scapolone che ha l'eta' di mio padre e si veste come mio fratello (credendosi oltretutto un gran figo) e la zitellona frivola che si batte bene con l'eta' pure lei. Lo scapolone per fare il figo si alza durante le spiegazioni di sicurezza facendo interrompere gli stewart con le braccia sospese a mezz'aria. La zitellona ride e ride.

E visto che questo spettacolo ce l'avevo davanti agli occhi, cosa facevo? Me lo perdevo?
Mi mancavano solo i pop corn. Nel corso delle due ore successive la trama si e' infittita di risolini, battute e frasi inutili. Per concludersi all'atterraggio con il fatidico e agognato bacio. Lo scapolone ha infatti approfittato del buio, avvicinandosi sempre di piu' verso la zitellona con la scusa di guardare dal finestrino e zaaac! Ecco che parte il limone duro, durissimo.
Lacrime e gioia per i fan della docusoap, alias solo io.
Con finale a sorpresa grazie alla zitellona: "Me l'ha sempre detto mia mamma di stare lontana dai quarantenni single..."
W la mamma, insomma.

Osservare questa scena, come un'unica spettatrice mi ha ricordato gli orologi scultura dell'artista inglese Dominic Wilcox. Su meccanismi di orologi, l'artista ha inserito miniature di personaggi colti nei gesti quotidiani. Un piccolo oggetto da collezione da osservare e osservare mentre il tempo scorre e le miniature seguono il loro ritmo. Diventano quasi una metafora della vita. Ma io spero sinceramente di non rivedere piu' la docusoap.









Non metto nessun titolo perche' vi consiglio caldamente di andare sul sito. Non ha senso spiegare qualcosa che l'artista stesso illustra, quindi godetevi il tour!
www.dominicwilcox.com

2 commenti:

  1. wahahah una perla di docusoap!

    RispondiElimina
  2. quanto le amo: iniziano quando meno te lo aspetti e meno le vuoi vedere, finiscono come te lo aspetti anche se non le vuoi vedere!

    RispondiElimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...