giovedì 13 giugno 2013

Di sicuro non faccio Giotto di secondo nome

Che poi, mio nonno dipinge. Cioe' ma fa di quegli acquerelli fichissimi.
E io manco un cerchio so fare. Ma meno male che ho fatto la scuola d'arte.
MENO MALE PROPRIO.

E meno male che mi annoio. Se no col cavolo che avrei INVENTATO i faildate.
Che nessuna americanetta ex chearleader e amante dello shabby chic mi potra' rubare. E no, io il link al suo ORRIBILE SITO non ve lo concedo.
Zero visite avra' da me la ladra americana. Ma che vada a farsi i cookie al burro d'arachidi va.

Ieri mentre il valoroso uomo mi ci era ancora impegnato a portare a casa il pane, ho pensato bene di riesumare dalla tomba un vecchio faildate programmato a gennaio e mai fatto.

I pois, unica vera passione. Dorati poi, sembra che abbiano scritto sopra: Svampi, Svampi, facci un faildate!


Evidentemente, qualcuno (qui sopra) sa fare meglio di me le cose.
Nella noia mi sono procurata l'occorrente aka il regalo del valoroso uomo.
Vassoio, bicchieri e moka di Seletti.


Aggiungeteci il pennarello dorato.
Mai usato ed acquistato proprio per questo scopo.


Utilissimo, visto che il colore NON RIMANE.
La giuoia, come sempre.
Io pero' ho appena iniziato a fare macchie che dovrebbero essere pois.
Perfino le lenticchie sono piu' rotonde.
Persisto. Anche se la pazienza e' gia' esaurita.
Lascio asciugare e do' una seconda passata che dona un effetto fantastico: si porta via la prima mano di colore!
Ma che giuoia, mi immagino come devo essere vista da fuori, mentre mi impegno e ho i fumi che escono dalle orecchie.



Evidentemente, Giotto non e' il mio secondo nome. Sembrano tipo quelle lucine da riflesso che mi sparano tutti su Instagram grazie a non so quale app.
Per non parlare del riflesso involontario della luce. Diciamo che non vivo in uno studio fotografico, ma forse e' il caso che mi ci TRASFERISCA.

Arrivata a questo livello qui (si si, quello di cui sopra) mi sono fermata. Mi sembrava piu' carino lasciarlo a meta'. L'ho chiamato il vassoio fail non finito. Come le opere del Michelangelo. Magari ora che ci penso, forse anche lui era preso da un periodo di faildate.
Ciao Miche', che ti stai rivoltando nella tomba. Ma anche tutti i tuoi mecenati, e il mio amico Vasari che se potesse partirebbe e verrebbe a uccidermi seduta stante dopo queste rivelazioni.

Tornando al mio di non finito, mi sono quindi dedicata ad altro. Visto che mi distraggo facilmente ho iniziato la moka. Aka l'altro DISASTRO.



Che poi disastro non sembra, sono quasi carini vero?
Da lontano poi, chevvelodicoaffa' sono quasi spettacolari. Al punto che il valoroso uomo manco se n'e' accorto che li ho colorati.
Dopo tutto cio' ero annoiata, quindi le tazzine le ho risparmiate.
Ma prima o poi, la fregatura arriva. E qui in casa, la fregatura esce sempre, in particolare se parliamo di faildate.


Lo tocco e il colore se ne va.
Come dire, ho quel che si chiama il magic touch.
Il tocco magico di rendere tutto un faildate.

7 commenti:

  1. Nel leggere il tuo post ridevo da sola davanti al pc e ora gli altri pensano che sia cretina. Comunque, anche io volevo iniziare un diy simile, cioè questo: http://creaturecomfortsblog.com/home/2013/04/30/5-minute-diy-gilded-pattern-votive-holders-and-bud-vases.html
    tanto che avevo comprato l'uniposca APPOSTA, salvo poi scoprire che non è indelebile su vetro. Fail! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mmm quasi quasi me la metto in lista, sembra un perfetto faildate!

      Elimina
  2. mmm.. che peccato, prometteva bene ;)

    RispondiElimina
  3. Ma tu ce l'hai il magic touch! E' che i pennarelli che sono una merda!

    RispondiElimina
  4. Che post simpatico e divertente :) hai il tocco di mastro lindo :) un bacio

    RispondiElimina
  5. l'idea è proprio carina, è il pennarello che è una chiavica!
    ci sono di colori apposta per dipingere la ceramica. si danno col pennello poi si mette tutto in forno per consolidare il colore.

    non demordere!! :D

    monica

    RispondiElimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...