venerdì 25 ottobre 2013

Frock Friday: Petit bateau edition

Inverno 2010, no dai forse primavera. Guardavo, sfogliavo e bramavo il numero di Elle di quel mese.
Mia mamma ha iniziato l'abbonamento cosi' per sport nel 2003 e da quel momento per me e' cambiato tutto. O meglio, tutto ha iniziato ad avere un senso.
I vestiti, le ore passate davanti all'armadio, quegli strani abbinamenti che mia madre non capiva: tutto si racchiudeva in quel giornale. Ero e sono fatta per la moda. A tal punto che mi deprimo ogni volta che trovo un bel autfit e che non ho il tempo di metterlo come ieri quando ho visto una ragazza con un bel vestito plissetato che mi ricordava uno che ho, abbinato a un golfino e a un paio di stivaletti e volevo volevo volevo davvero metterlo ma da oggi fa davvero freddo, ti pareva.

Elle, il mio primo amore.
Elle che mi ha fatto sognare. Elle, che dopo 7 anni avevo ancora il primo numero arrivato.
Quell'estate mia madre mi avrebbe poi imposto una cernita. Ricordo ancora il cassonetto pieno zeppo di modello ben vestite, che mostravano anni e anni di nuovi trend : dalla panza fuori coi pantaloni a zampa, dai leggins fino al trikini.
ANNI E ANNI DI STORIA AL RICICLO.

Quella primavera, in un servizio mi sono innamorata di una maglia.
La modella era presa in primo piano, con i capelli bagnati, sorrideva mentre la sua spalla ci arrivava in primo piano. Si dai, avete capito il tipo di pose.
Se volete qui sotto potete trovare me medesima che imito la sua posa con la stessa maglietta.


Foto profilo dal 2010

 Ecco la maglietta in questione era lei.
Quella su Elle era color ocra/senape, e ne sono andata matta da subito.
In quel periodo mi recuperavo da una recente rottura, ricominciavo i corsi e mi facevo coccolare dalla mamma.
Ho passato un pomeriggio intero a bramarla. E quando a me vien voglia di qualcosa e' difficile, difficilissimo che mi passi.
Ecco perche' il mio conto in banca e' sempre VUOTISSIMO/DESERTO/SENZA NULLA DENTRO.
Presa appunto da una certa voglia sono partita con la mia bici, fedele compagna, per andare in centro citta', alla ricerca della mia maglia.
Avevo una relazione complicata in quel momento col negozio Petit Bateau: cercavo un lavoretto estivo, mi avevano chiamato per fare un colloquio e sembravamo tutti entusiasti.
Ma poi, ecco che viene fuori la questione:
"Ma lei ha figli?"
"Beh direi di no, visto che ho solo 20 anni!"

Ecco, da allora fu solo silenzio stampa infinito.
Arrivata davanti mi sono fatta un paio di domande: ce la posso fare? si ricorderanno di me? ma soprattutto, potro' mai permettermi la maglia dei miei desideri?!
La risposta a tutte queste domande ovviamente e' NO.
No, non si ricordavano di me, no non potevo permettermela e no io NON CE LA POSSO FARE.
Delusa, sono tornata a casa con la coda tra le gambe.

Fine luglio, ho appena dato l'ultimo esame della sessione, e il valoroso uomo e' pienamente entrato nella mia vita.
Dopo un esame come storia medievale, sentivo la necessita' di un pomeriggio di shopping. Il valoroso uomo mi ha accompagnato. Lo trovavo cosi' romantico. Ora lo trovo semplicemente un MIRACOLO.
Non e' piu' successo.
Giriamo un po', spendo e spando.
E arrivo da Petit Bateau.
E li', la vedo.
La mia maglia, bordeaux, e in saldo al 50%.
Ora questi sono segnali piu' che chiari che era tempo di agire. E io ho agito.
E lei mi ha seguito adattandosi alle varie necessita'.
La mia maglia preferita del 2010. Una delle maglie preferite DAL 2010.


In versione scemissima


in versione olandesina con la carta igienica



in versione (sfumata) e pronta per l'erasmus

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