venerdì 1 novembre 2013

Frock Friday: il vestito viola

5 anni fa, a quest'ora ero in giro per Londra.
Faceva un freddo cane, ma ero felicissima.
Ero a Londra. Quella vera, dove c'erano i Beatles, i Clash, dove Mary Quant ha dato vita alla minigonna, dove Shakespeare ha messo in scena tutte le sue opere.
Ero a Londra dalle SPICE GIRLS!
Nella Londra di Notting Hill, ricordo di aver fotografato un milione di porte blu per La KIKI.
Di quando siamo arrivati, ricordero' per sempre la vista dell'ostello sul cimitero.
Era Halloween, quindi piu' che perfetto.
Mancavano poche ore al mio compleanno, ero a Londra ma ci stavo con un ragazzo con cui non abbiamo mai capito cosa avevamo. Amici, piu' di amici? BOH.

Ho sbagliato e tanto, perche' con lui non parlavo. Insomma ridevamo un sacco, mi aveva perfino portato a Londra ma io ero piu' che decisa a troncarla. Non mi sentivo a mio agio, ma soprattutto non mi sentivo per niente la stronza che ero. Volevo una storia, facevo finta che lo fosse, ma non lo era e nonostante lo sapessi non ho detto nulla.
Non ne vado proprio fiera diciamo.
Per me, per lui, per il fatto che ero a Londra e alla fin fine ho adorato Londra ma non ci volevo stare li', con lui, con gli altri.

Ce la siamo girata in lungo e in largo, noi due e una coppia di amici.
Il British, la Tate, la National Gallery. La cosa che piu' mi ha impressionato pero' erano le inglesi. Mentre io ero vestita da omino Michelin queste andavano in giro con la camicetta di seta e il blazer.
Tipo le vedevo gia' tutte sedute sul water.

Ho compiuto gli anni, ho ripreso l'aereo sempre con la stessa paura di volare che ancora oggi ho, sono tornata a casa e ho dato una grande festa.
La mia casa di Milano era composta da due piani: il primo e l'interrato. Eravamo in sette: tre uomini e 4 donne.
Tutti amici di Verona, quindi eravamo una piccola colonia.
Per il mio ventesimo compleanno volevo fare qualcosa di esplosivo.
Avevamo gia' dato delle feste e avevamo concordato che effettivamente non ci venivano male. Anche se poi il giorno dopo, erano dolori per capire chi doveva lavare etc. (MEA CULPA GIGANTE)
Quella del mio compleanno e' stata moooolto bella.
Non ricordo molto pero'.

Sono venuti tanti amici da Verona e avevamo dato un tema: anni '80.
Manco io sapevo come vestirmi. Quindi un giorno sono andata alla ricerca di qualche negozio vvvvintage. Cinque anni fa non andavano ancora cosi' di moda.
Ero andata con La KIKI, la mia amica dell'università'. Avevo giusto ricominciato con l'uni.  Dopo esser scappata dal politecnico l'anno prima, ho passato l'estate a lavorare in un negozio di vestiti (e dove senno' dico io) per poi iscrivermi a Storia dell'Arte.
Non ho ancora capito come, perche' e se ho fatto bene.
Ero un po' persa, ho scelto la via di casa, la storia dell'arte. Non so bene se avrei dovuto riflettere di piu', o forse cambiare citta'.
Ci sono momenti in cui ancora me lo domando ma poi la romantica che e' in me mi ricorda una sola cosa: e' a Milano che ho conosciuto il valoroso uomo, e' a Milano che abbiamo iniziato ad uscire insieme. Quindi non e' stata una scelta sbagliata. Poco ponderata forse si, ma mai sbagliata.

Tornando a noi, io e La KIKI poco prima della festa ci siamo messe alla ricerca del vestito. Siamo finite al negozio vintage dietro al duomo, dove il tram 24 finisce la corsa.
Dovrebbe chiamarsi Humana o una cosa del genere.
I primi tempi che prendevo il tram ero troppo felice. Adoravo prendere la metro, scendere a duomo, uscire e prendere il vecchio tram.
Poi col tempo e' diventato un po' un supplizio.
Per 5 euro al negozio ho trovato un vestito viola plissettato che sapevo avrei gettato il giorno dopo, come sapevo nel profondo nel cuore di non doverlo fare.
E INVECE HO GETTATO AL VENTO UN VESTITO CHE MI E' TORNATO DI MODA.
Era bello, aveva la gonna come quello di Marilyn Monroe quando si alza il vestito bianco.
Alla fine ne ho comprato uno simile quest'estate.
Ti pareva.

La sera della festa me lo sono messo, con delle ballerine nere, cintura alta di Zara borchiata (quando ancora le cinture costavano 14,95euro), occhiali specchiato e collanona gigante.
Cioe' ho tipo anticipato 20 mode in un solo OUTFIT.
Ancora prima che venissi a conoscenza del mondo dei feshion blogger. Vogliamo parlarne?
Io no. Visto e considerato che in quel momento ero solo travestita da anni '80.



Io, la mia amica pazza, la mia amica mucca con i capelli friseee e l'ultima arrivata, l'amica svampita.
Che festa ragazzi, e si nota forse di piu' dalla prima foto che effettivamente, beh, la festeggiata stava avendo veramente un good time come dicono gli amerigani.

E poi, c'era pure il valoroso uomo che ci aveva onorato della sua presenza.
non sapevo ancora di amare un pelatone che si nascondeva sotto una parrucca afro

Poco dopo, ho incontrato qualcuno, che e' stato per me importante. L'anno dopo avrei festeggiato un altro compleanno, in un'atmosfera diversa.
L'amica pazza sarebbe stata in Germania per l'erasmus, molti degli amici dell'anno prima non sarebbero venuti o forse semplicemente, li avevo gia' persi di vista.
Sarei stata la meta' di quella che ero in questa foto, niente piu' bracciotte, tette e guanciotte.
Ma questa e' un altra storia.

A 5 anni di distanza, sono qui che scrivo, a Lussemburgo, mentre il valoroso uomo gioca a qualche videogioco nerd.
Abbiamo pulito la casa, abbiamo preso freddo e mangiato la zuppa e ora aspetto che faccio buio, quel buio familiare da cambio dell'ora. Quando cambia l'ora so che e' il mio turno per festeggiare.
Domani mi alzero' per andare a lavorare e avro' 25 anni.
Un eta' lunga, o corta. Ma che segna qualcosa.
E che non festeggero' con feste. 
Primo perche' di svegliarmi con il sapore del post-sbornia non ne ho proprio voglia.
Secondo perche' qua non c'e' nessuno, sono andati tutti via per il ponte.
Ma sapete una cosa? Non mi importa.

Il mio collega ieri mi diceva della sua serata, a casa di un'amica tutti vestiti in maschera e poi in discoteca e un po' lo invidiavo. Invidiavo il gruppo di amici, il fatto che si organizzassero cosi' per le feste. Ma poi ho pensato che non ha senso. Che ognuno pensa che che l'erba del vicino sia piu' verde della propria.
Che alla fin fine, vorrei far festa, ma sono onesta, alla mia veneranda eta' non riesco piu' ad alzarmi col post-sbornia e andare a lavorare senza problemi come facevo all'universita'. Forse e' anche cambiata la mia vita, dove contano di piu' gli aperitivi o le cenette intime con le amiche.
Alla fine questa vita mascherata l'ho fatta, l'ho amata e mi manchera' sempre, ma come dice il mio collega:
"Ora che ti stai per sposare acquisisci 5 anni di vecchiaia in piu'."

Gliel'ho data sui testicoli con un calcio, la mia vecchiaia da donna sposata.

E ora, organizzatemi una maledetta festa in maschera.

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