mercoledì 20 novembre 2013

La Svampi prova la palestra

Succede che ad un certo punto la palestra e' toccata pure a me.
Dopo le banchettate di quest'estate, mi ero messa seriamente a correre.
Sono andata una volta con un collega del valoroso uomo, il quale mi ha fatto correre due ore di filato e alla fine non avevo piu' fiato manco per dire "ahia".  Il suo mantra era: senti il dolore, accoglilo e convivici.
Non ho camminato normale per una settimana dopo. Eccome se ci ho convissuto col dolore.

Mi ci sono messa con un'amica, seriamente abbiamo iniziato a fare due-tre volte a settimana una bella corsa da un'ora circa. Tra donne e' comodo, si corre ma si tiene un po' di fiato per parlare.
Fino a che, non e' arrivato il freddo.
Il buio pesto.
La cosidetta ZEROVOGLIADIUSCIRE.

Ho tergiversato due o tre settimane prima di tornare in Italia per la prima prova del vestito.
Si, sapevo di non essere in forma.
E infatti. Lo provo e non posso respirare se no gli spilli si staccano e mi pungono la schiena.
Mi guardo di profilo e realizzo: MIO DIO SEMBRO INCINTA.

E fu cosi' che mi ritrovai in palestra.
La mia coach mi ha chiesto quali sono i miei obiettivi.
"Fare in modo che la mia pancia non assomiglia a una pancia incinta"
E allora l'unica soluzione si chiama: l'ADDOMINALE ASSASSINO.
Seguo i corsi che posso, perche' qui l'ultimo lo fanno alle 7 di sera. La prima volta ho fatto GAG e poi step.
Mi sentivo un po' come la Zitella, ma in realta' piu' andavo avanti, piu' mi sentivo semplicemente una RINCOGLIONITA.
Gambe che tremano, addominali che non esistono, accompagna da Lady Gaga che urla: Born This Wayyyyy. Pero' quanto mi gasano i minuti iniziali.
E nel sottofondo l'istruttrice che parla francese, ma io non ci capisco 'na cippa.
Vabbeh, finito Gag, ho pensato bene di continuare con Step.
Chiaramente, ultima fila, la fila della vergogna.
Io vedo tutti, posso seguire i loro passi visto che non capisco nulla.
Partiamo:
cammina
step normale
ginocchio in su a destra, scendi, ginocchio in su a sinistra, scendi.
ginocchio in su a destra per tre volte, scendi, ginocchio a sinistra per tre volte scendi. E quando lo fai dai uno slancio anche al braccio che cosi' sembri anche una PRO.

E poi, mi sono persa.
C'era anche una piroetta da fare, sono sicura.
E di fianco chi ho? La gasatona di turno. Una figa assurda, per di piu' spagnola.
LA ODIO. Salta come un ossessa, ma dico che salti a fare se ti dice di camminare?
E poi FA TUTTO GIUSTO.
Non vi parlo nemmeno della casalinga disperata in prima fila, che non ne sbaglia una e fa palestra da cosi' tanto tempo che ormai manco suda piu' per la fatica.
Alla fine del corso l'istruttrice ci dice: "oggi non abbiamo fatto molto cardio, ma alla fine era importante imparare i passi lentamente"
Ah, ma quello era lentamente e non era cardio?

Ho cosi' l'ansia della coreografia che oggi dopo la doccia l'ho ripassata, perche' mie care simpatiche compagne di Step, voi non mi battete.
L'odio che mi scaturisce la palestra, non l'avevo mai avuto. Sono sempre stata una mammoletta negli sport di gruppo (celebre quando alle medie giocando a basket cercavo di fare canestro nel mio stesso canestro), mi hanno sempre chiamata PANTALONA per un motivo.

Ieri ho finito step, e ho raggiunto l'amica sul tapis roulant.
Ora, sara' che io quando corro mi guardo attorno, ma il tapis e' di una noia assurda.
Non faccio altro che guardare l'ora, nonostante sulla tivi ieri passassero i video musicali della mia adolescenza.
Ho la musica a palla, imposto una corsetta di 45 minuti (alla fine io mi definisco una runner, ah! come me la tiro), pendenza 2 e velocita' 8.7. In poche parole, faccio la splendida.
Dopo 5 minuti, sto letteralmente morendo. Cerco di resistere, di non guardare il tempo e di concentrarmi su Eagle Eye Cherry che canta. Toh guarda ci sono anche i Linkin Park...
E BAM.
Il tappeto si ferma e io rischio di essere scaraventata via.
Quando sono stanca inizio a correre con le braccia sempre piu' vicine al seno ma senza dargli veramente un senso, in poche parole faccio lo SBRACCIO. Solo che questi cosi' hanno lo stop di emergenza esattamente dove sbraccio le braccia stanche.

Era la prima volta che mi capitava, mi ripiglio e parto per gli ultimi 15 minuti. Visto che sono gli ultimi 15, faccio di nuovo la splendida. Ma gia' a 3 minuti, VOGLIO SCAPPARE.
Penso alla soddisfazione di terminare la corsa, della cena che poi mi godro', di come era bello il cantante dei Savage Garden, ma nulla sbraccio di nuovo e di nuovo blocco il tapis in corsa, rischiando di volare. Per fortuna mi ero attaccata il coso di emergenza, che sembra il guinzaglio per i bambini. La rinco della palestra, la chiamavano.

Non voglio manco sapere cosa pensasse la gente di fianco e dietro di me.
Grazie al cielo, alle otto e mezza di sera la palestra e' quasi deserta.
Ma dal quel momento, basta.
Ho mollato li' l'allenamento. Ci vediamo domani palestra, per nuovo round di Step, Addominali e quant'altro.
Ho iniziato da due settimane, e mi chiedo se ne usciro' viva a giugno.
Viva si, e oltremodo faiga spero.
Spagnola, spostati va', che mo te faccio vedere io come si fa.

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